Lavoratori indipendenti e autonomi: infortuni e sorveglianza sanitaria.
La crisi economica si avverte nel mondo del lavoro non solo in relazione all’aumento dei tassi di disoccupazione o delle ore di cassa integrazione. A cambiare sono anche le tipologie contrattuali di lavoro: diminuiscono i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e aumenta sia il lavoro intermittente e a tempo determinato, che il lavoro indipendente, con particolare riferimento al lavoro autonomo. Lavoratori autonomi che sono esposti agli stessi rischi dei lavoratori dipendenti, ma sono meno tutelati dalla normativa vigente.Questo tema è stato affrontato e analizzato a Venezia nel convegno “ Lavoratore autonomo sano sicuro informato. La promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro per i lavoratori autonomi”.
Durante tale convegno si è parlato anche di sorveglianza sanitaria ed è stato presentato il documento “Indicazioni per la gestione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori autonomi”, un documento a cura della Regione Veneto e di “TuteLA”, il nuovo servizio Spisal-Veneto atto a promuovere la salute e la sicurezza per i lavoratori autonomi.
Nel documento si indica che presso ogni servizio SPISAL del Veneto “vengono effettuate, su richiesta dell’interessato, le visite mediche e gli accertamenti mirati per la verifica dell’idoneità sanitaria del lavoratore autonomo”.
A questo proposito, si segnala che “le visite mediche ai lavoratori autonomi che si rivolgono agli SPISAL sono sovrapponibili alle visite mediche di idoneità specifica alla mansione effettuate dal Medico Competente”. Si ricorda che al lavoratore autonomo “va sempre consegnato il certificato alla conclusione della visita fatta, anche in caso di giudizio di non idoneità. Nel caso di ‘non idoneità’ è opportuno che venga predisposta anche una relazione per il curante in cui si precisano i motivi clinici per cui si sconsiglia l’esposizione lavorativa”.
Riguardo alla cartella sanitaria di rischio, come previsto dall’Allegato 3°del D.Lgs. 81/2008, “ogni SPISAL utilizzerà la propria modulistica già in uso per le altre visite mediche di idoneità alla mansione. Il lavoratore autonomo va informato sul fatto che la cartella sanitaria viene conservata presso il servizio SPISAL; al lavoratore autonomo può esserne consegnata copia su richiesta”.
(Fonte: “ Aspetti epidemiologici nella regione del Veneto”, Roberto Agnesi – Michela Veronese – Lucia Calciano, intervento al convegno “Lavoratore autonomo sano sicuro informato. La promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro per i lavoratori autonomi” - Regione Veneto e “TuteLA”, “ Indicazioni per la gestione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori autonomi” )