Inidoneità alla mansione dichiarata dal Medico Competente e licenziamento del lavoratore
La Cassazione conferma l’illegittimità del licenziamento di un lavoratore in quanto la consulenza tecnica d’ufficio (CTU) esclude la sua inidoneità alla mansione dichiarata dal medico competente. La Corte cita infatti la sentenza n. 420 del 14/12/1998 della Corte costituzionale con cui quest’ultima “ha avuto modo di chiarire che, essendo pacifico in giurisprudenza che la dichiarazione di inidoneità fisica in esito alle procedure di cui all’art. 5 dello Statuto dei lavoratori nonha carattere di definitività, potendo il giudice della controversia pervenire a diverse conclusioni sulla base della consulenza tecnica d’ufficio disposta nel giudizio di merito, il datore di lavoro, nel momento in cui opta per l’immediato licenziamento del dipendente, anziché chiedere, secondo le normali regole contrattuali, la risoluzione giudiziaria del rapporto di lavoro per sopravvenuta impossibilità della prestazione, agisce a suo rischio, che rientra nel principio del “rischio d’impresa”, secondo una scelta del legislatore chiaramente rivolta a tutela del soggetto più debole.”
Fonte: Punto Sicuro del 24/10/2013