Il Medico del lavoro come consulente globale per la salute dei lavoratori

In un intervento dal titolo “Il Medico del Lavoro, consulente globale per la tutela della salute dei lavoratori”, pubblicato sul numero del Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia” viene preso in considerazione il ruolo del medico competente al giorno d’oggi, in un mondo del lavoro che sta affrontando una fase di profonda trasformazione ed una gravissima crisi economica che porta al ridimensionamento o chiusura di aziende e a varie forme  di ristrutturazioni organizzative e tecnologiche.

In particolare si afferma che ci deve essere “un diverso riconoscimento per ruolo del Medico del Lavoro come consulente globale in tema di tutela della salute e sicurezza da coinvolgere, per quanto di competenza, in tutte le fasi e momenti della vita aziendale, nella gestione dei sistemi qualità e accreditamento, nell’implementazione dei modelli di gestione ex art. 30 D.Lgs 81/08”.

Viene chiesto, quindi, un azione della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII) “destinata ad un confronto chiarificatore con la Vigilanza, la Magistratura e l’INAIL, volto a fondare una nuova cultura dell’aspetto legale e giudiziario della prevenzione, portando da un lato a condividere regole comportamentali razionali e scientificamente fondate (mettendo in secondo piano le argomentazioni di natura essenzialmente repressiva), e dall’altro a diffondere tra i Medici del Lavoro la consapevolezza della legittimità di una loro azione motivata e non solo cautelativa, purché questa risponda a criteri di scientificità e di eticità”.

Nell’intervento, inoltre, si ricorda che anche il legislatore è pervenuto “ad un periodo di riflessione più generale a livello europeo”. Non sono sufficienti gli strumenti legali. È invece auspicabile un approccio preventivo integrato: “alla legge i compiti di indirizzo generale ed alla normativa tecnica e delle buone prassi gli aspetti attuativi, in modo da poter arrivare, alleggerendo sostanzialmente i vincoli impositivi per arrivare a più condivisi e consapevoli traguardi preventivi occupazionali”.

Infine, conclude l’intervento, un’azione importante va condotta anche sui destinatari dei prodotti dell’attività dei medici del lavoro (datori di lavoro e lavoratori), per “illustrare i vantaggi che derivano loro dall’esistenza di legislazioni e dall’aderenza dei medici che operano per loro in termini di qualità ed efficacia delle scelte operative….”

(Fonte:  Il Medico del Lavoro, consulente globale per la tutela della salute dei lavoratori”, a cura di Pietro Apostoli (Ordinario di Medicina del Lavoro, Università degli Studi di Brescia, Presidente Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale) e Marcello Imbriani (Ordinario di Medicina del Lavoro, Università degli Studi di Pavia, Presidente Associazione Lombarda di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale), in Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia, volume XXXV – N. 1 – gennaio/marzo 2013 (formato PDF, 45 kB).

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